Disclaimer

Le informazioni presenti sono tratte dalla letteratura scientifica e sono sempre documentate da opportuna bibliografia. Si ritiene che il trattamento fitoterapico non può sostituire la terapia farmacologica in oncologia, tuttavia esistono rimedi naturali che dimostrano di poter migliorare lo stato di salute dei pazienti oncologici, favorendo l'azione dei chemioterapici o riducendone gli effetti collaterali. In generale la bassa tossicità e mancanza di controindicazioni suggeriscono l'integrazione con questi rimedi nel trattamento oncologico.

lunedì 31 agosto 2015

Il Trattamento Oncologico Fitoterapico: una nuova strada?

di Luca Gelardi


Quando si tratta di tumori e cancro si è sempre molto cauti. E' doveroso, nessun dubbio a riguardo. Lo impone l'etichetta, l'insieme costituito dal rispetto per i malati, il tabù legato all'incurabilità di molti di essi, l'esito spesso funesto che chiude il percorso clinico e patologico dei soggetti coinvolti.
In Italia l'argomento è sempre stato trattato con molta serietà scientifica, i risultati delle nuove cure farmacologiche sperimentali sono incoraggianti, tanto si è fatto e molto resta ancora da fare. La vita media dei malati di cancro è percentualmente aumentata e molti tumori sono oggi curabili. Purtroppo questi progressi non hanno coinvolto la maggior parte dei malati, ma la speranza è viva e mi auguro possa portare ben presto i benefici sperati.
Tuttavia, parallelamente alla ricerca farmacologica e genetica su cui molto si è investito in termini di denaro, risorse umane e tecnologiche, rimane l'alternativa dei rimedi naturali. Una valida alternativa? Bisogna credere ai "miracoli" ottenuti con l'uso di determinate sostanze naturali, che di frequente vengono pubblicizzate su social networks o sui siti specializzati?

La risposta è purtroppo univoca: no. Troppo spesso vengono diffuse notizie infondate, che creano false speranze nei malati, confusione negli adetti al settore, ostilità nella classe medica. Diciamo subito che questo clima di ostilità esiste in Italia e in buona parte dell'Europa, mentre in altri paesi la ricerca sulle cure naturali al cancro è molto meglio articolata e approfondita. Con più metodo, se vogliamo.
Prendiamo la Cina, dove il numero di pubblicazioni scientifiche che riguardano nuove molecole di origine naturale per la terapia oncologica è in costante aumento. Oppure gli Stati Uniti, dove già parecchi anni fa il Memorial Sloan Kettering Cancer Center studiava l'uso dei funghi medicinali asiatici (Reishi, Shiitake) per coadiuvare la chemioterapia antitumorale.
E' pur vero che non esiste, di fatto, l'alternativa naturale. Nel senso che nessuna cura naturale ha dimostrato finora di poter essere realmente alternativa alla chemioterapia. Esiste comunque una strada diversa che merita la dovuta attenzione: numerosi dati scientifici ormai ci dicono che l'uso di alcuni rimedi naturali (e sempre nuovi se ne scoprono) sembra ridurre gli effetti collaterali delle terapie oncologiche, in alcuni casi addirittura ne aumentano l'efficacia e, in generale, migliorano quantomeno la qualità della vita del malato di cancro. Sembra poco? No, affatto.
Ecco perchè vale la pena esplorare questo mondo, senza tabù, senza preconcetti, con la giusta curiosità scientifica, la dovuta competenza, la necessaria voglia di ampliare le proprie conoscenze. Per dipanare le nebbie circa ciò che è valido e ciò che non lo è, soprattutto per quanto riguarda chi si trova a contatto quotidiano con il malato di cancro: i medici, i farmacisti, gli erboristi, gli infermieri e altri ancora.
Ovviamente non voglio dimenticare il paziente, colui che più di ogni altro merita la considerazione che se anche un solo rimedio proveniente dal mondo di Madre Natura, possa essere in grado di aumentare la durata della sua vita, migliorarla o anche solo ridurre in parte le sue pene, beh è giusto che sappia quanto ci sia da sapere. Se quella data cosa funziona o non funziona.
Esiste solo un modo, al di là dei facili entusiasmi o delle ostinate contrapposizioni: l'analisi scientifica e quindi razionale di ciò che la natura ci offre. Oggi abbiamo gli strumenti per poter interpretare queste risorse, per renderle un valido aiuto. Non lasciamo sfuggire l'occasione.

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