Pubblicato su International Journal of Food Sciences and Nutrition uno studio di Alvarez-Cubero e colleghi, ricercatori presso il Dipartimento di Medicina Legale e Tossicologia della Facoltà di Medicina dell'Università di Granada, l'istituto GENYO di Granada, l'Ospedale Universitario Virgen de las Nieves di Granada e il Dipartimento di Nutrizione e Scienza degli Alimenti della Facoltà di Farmacia dell'Università di Granada. Gli studiosi hanno analizzato e valutato i dati di un campione di uomini spagnoli per capire se lo stile di vita, fattori sociodemografici e abitudini alimentari possano costituire un rischio per lo sviluppo del cancro alla prostata.
I risultati dello studio dicono che nessuno dei fattori presi in considerazione ha dimostrato di poter influenzare l'incidenza di questo tipo di tumore. Tuttavia si è visto che l'aumento dell'indice di massa corporea (BMI), quindi l'essere in sovrappeso, favorisce lo sviluppo di tumori particolarmente aggressivi e dall'esito negativo, mentre al contrario l'abituale consumo di frutta sembra limitare l'aggressività di questo tipo di tumore. I ricercatori si riservano di continuare gli studi con nuovi metodi di indagine per trovare i parametri che possano comportare un elevato rischio di cancerogenesi.
I risultati dello studio dicono che nessuno dei fattori presi in considerazione ha dimostrato di poter influenzare l'incidenza di questo tipo di tumore. Tuttavia si è visto che l'aumento dell'indice di massa corporea (BMI), quindi l'essere in sovrappeso, favorisce lo sviluppo di tumori particolarmente aggressivi e dall'esito negativo, mentre al contrario l'abituale consumo di frutta sembra limitare l'aggressività di questo tipo di tumore. I ricercatori si riservano di continuare gli studi con nuovi metodi di indagine per trovare i parametri che possano comportare un elevato rischio di cancerogenesi.
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